Alla scoperta dei 13 laghi

Alla scoperta dei 13 laghi

 

E’ da qualche anno che adoro la sensazione di libertà che la montagna ci regala. Il profumo dell’erba e dei fiori, il calore tiepido della roccia scaldata dal sole, la freschezza dell’aria pulita che punge il viso. Da ragazzina invece, i miei genitori non potevano farmi peggior sorpresa che portarmi in vacanza in montagna…mi ricordo ancora le discussioni, io volevo solo il mare e la confusione!

E’ incredibile come si possa cambiare così tanto in pochi anni. Forse la vita ti offre davvero delle seconde possibilità.. Chissà poi se si può chiamare caso o fortuna oppure è la predisposizione a rimanere aperti verso le nuove opportunità e curiosi rispetto i cambiamenti inaspettati. La paura e la diffidenza verso quello che non conosciamo spesso ci nasconde tutto il bello che la vita può offrire .

La scorsa estate siamo stati catturati dalle fantastiche montagne che abbiamo poco distante da casa, in Piemonte. Una delle gite i cui paesaggi e colori mi sono rimasti più nella memoria è stata quella ai ”13 laghi”, vicino a Prali (TO) . Prali è a circa 70 chilometri a sud-ovest da Torino. Si trova nella Valle Germanasca e fa parte della Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca.  Noi siamo degli escursionisti della domenica, con un nanetto al seguito, e ci stiamo appena avvicinando a questo mondo.  Ci accontentiamo quindi di semplici passeggiate alla portata di tutti, ma devo dire che il giro merita davvero…per tutte le immagini che vi terrete nel cuore!

L’escursione presenta solo un paio di punti un po’ più impegnativi, dove sono stati più che indispensabili gli scarponcini da trekking. Abbiamo caricato Diego nel nostro fantastico zainetto porta bebè Amazonas e si parte! E’ un itinerario ad anello che si può fare in circa 3 ore di cammino e 250 metri circa di dislivello in cui si possono ammirare una decina di piccoli laghetti di origine glaciale.

Lasciata l’automobile al parcheggio ai piedi della seggiovia di Prali, la Nuova 13 Laghi(ma volendo si può anche affrontare la salita a piedi in circa 2/3 ore di cammino in mezzo al bosco) si arriva in cima alla Seggiovia, 2460 m.,  a destra è subito segnalato il “sentiero 1 – Laghi e Antiche Leggende”. Diego  è  stato entusiasta  di questo tratto in seggiovia. E’ stato divertente guardare con lui il mondo da una nuova prospettiva!

Il sentiero prosegue in discesa ben segnalato  verso il lago il lago Primo e il lago dell’Uomo.  Qui tanti si fermano e decidono di finire qui la passeggiata, ma con un po’ di impegno e voglia di camminare si può continuare la camminata. E’ un peccato lasciare questa escursione incompiuta. Arrivati al Lago dell’Uomo si possono scorgere i resti di antiche caserme militari abbandonate. Qui, se si ha la passione per la fotografia, si possono fare delle foto molto suggestive. Il sentiero prosegue senza più essere ben distinto ma con un pizzico di attenzione si può presumerne l’andamento.

Dopo poco inizia a salire leggermente e si attraversa il Rio dei Tredici Laghi e si va verso il lago della Noce, i laghi Gemelli e il Lago Lungo arrivando ai Laghi Verdi. Si prosegue tra i fischi delle marmotte e i grilli che ti saltano tra gli scarponi. La trasparenza di questi specchi d’acqua è stupefacente, si riesce a scorgere ogni particolare del fondo e il vento ne accarezza la superficie moltiplicandone i colori e i riflessi. Il cielo e le montagne si specchiano nei numerosi laghi come in un mondo alla rovescia, la natura è così piena che sembra non bastare una sola volta. Scenari magici.

Noi ci siamo fermati in questa zona per fare pranzo, siamo a circa metà percorso e la zona è molto tranquilla. Diego si è divertito a saltare tra le rocce, fare prove di arrampicata con Pino e inseguire i grilli che gli saltavano intorno…lasciarlo libero di scoprire la natura e condividere con lui nuove frontiere è sempre emozionante.

Dopo i Laghi Verdi è possibile fare una piccola deviazione e prendere il sentiero 3 verso destra per la Punta Cornour.  Rimanendo sul sentiero 1 invece, si segue in direzione lago Ramella detto anche il lago dei cannoni, perché qui si trovano i resti di due cannoni del 1940.  Dopo il lago Ramella, proseguendo e  si arriva ad un punto molto panoramico dove si possono ammirare diverse cime e il lago sottostante, il lago di Envie. Questo punto è forse l’unico un poco più impegnativo perché in un paio di tratti ci si arrampica su delle rocce tenendosi a punti di appoggio. Per quanto riguarda gli adulti si passa agilmente, però se avete con voi dei bimbi o delle persone che soffrono di vertigini, serve un po’ di attenzione.

Quindi il sentiero ritorna semplice e continua a mezzacosta portando direttamente al Bric Rond 2540 m. Dopo poco trovate un tabellone che mostra le punte che si possono scorgere verso la Val Chisone, il Rocciamelone e il Monte Rosa. Per me è sempre interessante curiosare il panorama attraverso questi tabelloni, si riesce bene ad individuare le montagne, a scoprirne i nomi e le altezze. Ad imparare sempre qualcosa di nuovo su dove viviamo. Appena più sotto dopo il tabellone si trova la seggiovia per il meritato rientro.

 

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