Chissà quanti avranno avuto la fortuna di visitare questa città, chissà a quante persone sarà rimasta nel cuore. Sarà per la grandiosa bellezza dell’Alhambra, sarà per l’esotica vivacità dei suoi quartieri antichi, sarà per il clima gradevole tutto l’anno o sarà per la sua storia, pregna di culture diverse…
I nostri due giorni a Granada ci sono sembrati davvero pochi e rimpiangiamo di non aver potuto goderci di più questa dolce città. Dico dolce perché se devo dare un aggettivo che faccia ricordare la sensazione che mi ha lasciato, forse ”dolce” è quella che si avvicina di più.
La bellezza e la particolarità della città di Granada le hanno consentito di ricevere il titolo di Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. Granada ha inoltre una straordinaria posizione geografica, con la Sierra Nevada alle spalle e il mare della Costa Tropical che la separa dall’Africa.
Alhambra – i nostri consigli
Chiaramente durante la vostra visita a Granada non può mancare almeno mezza giornata dedicata all’Alhambra.
Magari senza bambini e se avete più tempo a disposizione, potete stare anche una giornata intera e godervi la visita con più tranquillità, ma secondo me, mezza giornata è sufficiente a visitarla.
Come si legge in ogni guida, se volete visitare l’Alhambra è necessario prenotare via internet con anticipo perché altrimenti correte il rischio di non entrare. E’ un monumento famoso in tutto il mondo quindi immaginate l’afflusso giornaliero di turisti! Per preservare questo prezioso tesoro si è giustamente scelto il numero chiuso. Non sperate di trovare poca gente, sarà ben difficile trovare il sito deserto.
E’ quindi fondamentale organizzare il vostro tour dell’Andalusia in base alla data di questa prenotazione (cosa non semplice..lo so..) Inoltre, io ho trovato un po’ difficoltoso trovare nei motori di ricerca il sito della biglietteria ufficiale. Durante le prime ricerche mi imbattevo in siti di tour operator che vendevano pacchetti con guide turistiche o altre svariate proposte, quindi vi metto il link ufficiale dove li abbiamo acquistati noi http://www.alhambra-patronato.es . Si paga con carta di credito, scegliendo giorno e orario, e poi ci si porta dietro la stampa della conferma. Alla biglietteria si salta la coda e si va direttamente a delle postazioni automatiche dove si registra il codice della prenotazione e vengono stampati i biglietti.
Siamo arrivati a Granada la mattina presto per poter avere a nostra disposizione quasi tutta la giornata. Abbiamo lasciato il camper al camping Reina Isabel. Il campeggio è piccolo e se andate in alta stagione è meglio prenotare. Si nota subito che è un campeggio che ha già qualche anno e non ha subito grossi rinnovamenti, ma è pulito e ha una piccola piscina per riprendersi dalle escursioni della giornata e dal caldo torrido. La fermata del bus è proprio di fronte e c’è un bel supermercato poco distante. Ha piazzole ma anche bungalow attrezzati.
Una volta giunti all’Alhambra, che non è al centro della città di Granada, ma su un piccolo promontorio a lato del centro storico, si effettua le pratiche di convalidazione del biglietto e, se si vuole, si possono noleggiare le audio guide. Noi consigliamo di prenderle perché aiutano molto, lasciando liberi gli occhi di spaziare senza dover seguire una guida cartacea!
Qualche consiglio pratico per la visita all’Alhambra:
- non vi caricate di zaini troppo grossi perché all’interno del palazzo principale non ve li faranno tenere indossati per scongiurare danni alle pareti della struttura. Quindi li dovrete tenere in mano qualunque sia il peso.
- I passeggini li potete portare ma, anche qui, non dentro i Palacios Nazarios. Si possono però prendere a noleggio gratuitamente degli zainetti porta bimbi, se non ce l’avete già. Il problema è che se avete già uno zaino, portare anche lo zainetto bimbi davanti diventa un po’ impegnativo…quindi consiglio di portare poche cose con sé!
- Non possono mancare però macchina fotografica, scorta d’acqua e qualche snack perché la visita vi impegnerà una buona parte della giornata.
L’Alhambra si trova in cima di un’altura chiamata La Sabika, accanto alla città. Raccoglie, all’interno di un unico sito storico: l’Alcazaba, il Palacio Nazaries, il Palacio de Carlo V e il Generalife.
Nel VII secolo i Mori dell’Africa settentrionale avanzarono verso la Spagna, e Granada fu occupata dai Mori per 800 anni. Il ruolo di Granada aumentò gradualmente all’interno dell’impero moresco, diventando in quel periodo una delle città più ricche d’Europa fino a trasformarsi in un vero e proprio regno, con il palazzo dell’Alhambra che ospitava la famiglia reale, fino alla riconquista dei cattolici nel 1492 che cacciarono mori ed ebrei.
L’Alcazaba è la cittadella fortificata, con torri e bastioni di un ocra rosso-dorato che splende sotto il sole accecante di questa zona della Spagna. Si trova all’estremo opposto rispetto alla biglietteria. Dalla bellissima Torre de la Vela è possibile ammirare un panorama mozzafiato su Granada, sul sottostante quartiere bianco dell’Albaycin e sulla Sierra Nevada.
Il Palacio de Carlo V è un imponente edificio quadrato che ospita musei con importanti raccolte storiche, ma che viene in un certo senso offuscato dal vicino ingresso al Palacio Nazaries. Qui vicino però si trova dove noleggiare lo zainetto porta bimbi e i servizi pubblici.
Il Palacio Nazaries è la vera punta di diamante dell’Alhambra, uno dei più spettacolari edifici islamici d’Europa. La visita è un seguire di cortili ornati da pareti di marmo candido che sembrano merletti scolpiti da piccoli uncinetti, splendidi rivestimenti in ceramica colorata tipici della zona Andalusa, meravigliosi soffitti di legno intagliato, decori che riproducono stalattiti, giochi di luce. Piscine, giardini, giochi d’acqua, fiori e passaggi segreti che ti fanno davvero sognare di diventare una principessa delle mille e una notte.
Dopo questa parte del sito storico, se siete ancora desiderosi di altra bellezza non potete non visitare il Generalife. Il termine significa ‘giardino dell’architetto’’, e il nome è sicuramente azzeccatissimo data la precisione che trasmette. Questo giardino è fortunatamente molto fresco, si susseguono cipressi perfettamente potati, fiori colorati, fontanelle, laghetti con romantici fiori di loto, patii e sentieri segreti. Il Generalife è secondo me una buona soluzione per finire la visita del complesso. Qui ci si può rilassare all’ombra dopo una lunga giornata di visita.
Granada – la città
Il centro di Granada è davvero molto bello, e numerose sono le attrattive. E’ ricco di bei negozi e locali dove sicuramente vi perderete per fare dell’ottimo shopping. In Spagna trovo che siano fantastici i negozi di scarpe…li adoro!! Un sacco di marchi, che non arrivano in Italia, attenti alla qualità del prodotto e all’anatomia del piede.
Passeggiando per Granada noi abbiamo visto:
- Quartire Albayzin o Albaycin, l’antico quartiere arabo di Granada, sulla collina di fronte all’Alhambra. Un dedalo di antiche stradine ripide e tortuose, che costeggiano antiche residenze bianche. Muri alti e decorati da fiori colorati che nascondo eleganti giardini ricchi e profumati. Troverete la Moschea (la Mezquita), i bagni arabi (da provare se avete tempo per concedervi un vero rito che vi regalerà un momento di pausa di puro relax) e un fantastico punto panoramico sull’Alhambra, il Mirador San Nicolas.
- La Cattedrale, situata accanto alla Cappella Reale che purtroppo abbiamo saltato), è veramente maestosa. Anche qui abbiamo approfittato delle audioguide e ci siamo goduti la spiegazione fornita all’interno di questa magnifica struttura gotico-rinascimentale.
- Come facciamo spesso, abbiamo anche qui cercato il mercato cittadino per il pranzo. Il Mercado San Agustin è un bellissimo piccolo mercato coperto appena dopo la Cattedrale. Qui, se avete la possibilità di comprare pesce per cucinarlo voi stessi, potete trovare dei bellissimi banchi che vi faranno venire l’acquolina in bocca. Per un pranzo sul posto invece, potete trovare l’immancabile Jamon Serrano e del formaggio super. Il tutto accompagnato da ottimo vino rosso. Insomma… un pranzo leggero ma un’esplosione di sapore di terra spagnola.