Era da quando eravamo appena fidanzati che desideravamo visitare questa città, e tra un rinvio e l’altro, la casa nuova, impegni lavorativi ed un bimbo in arrivo, ci siamo sempre visti sfuggire questa meta. In realtà Valencia è comodissima da visitare perché collegata con voli economici da tutta Italia, e in due ore ci si arriva! Noi l’abbiamo inserita come prima tappa nel viaggio itinerante in camper che abbiamo avuto la fortuna di fare la scorsa estate, ma secondo me è una meta perfetta per un interessante weekend lungo.
Valencia è una città semplice da esplorare perché è servita molto bene dai mezzi pubblici e il centro storico è piccolo e si percorre tranquillamente a piedi. Ho detto che Valencia è semplice da girare viste le ridotte dimensioni del centro storico, ma appena finto di scrivere mi è subito tornato in mente l’intrico di viuzze che lo contraddistingue… allora mi correggo…ha un piccolo centro storico, visitabile in un giorno, MA vi perderete quasi sicuramente un numero discreto di volte!! Per me e Pino è stato divertente anche il fatto di perdersi e ritrovarsi come dei bambini in un labirinto..
Arrivando con pullman o con la vostra auto nei pressi del centro, non potrete fare a meno di notare un fiume che attraversa la città, dirigendosi verso il mare, con bellissimi ponti, ma, affacciandovi ai parapetti noterete con stupore che il fiume, chiamato Turia, non c’è più! Troverete invece un fantastico parco, i Jardines del Turia, nato dalla deviazione del fiume originario. Ci hanno spiegato che dopo l’ennesima esondazione, in particolare quella del 14 ottobre 1957, si arrivò ad un progetto per deviare il corso dell’acqua che consentisse di evitare successive inondazioni ed allo stesso tempo di rilanciare la crescita della città. Venne quindi costruito un nuovo alveo artificiale a sud della città, conosciuto come Plan Sur. L’antico letto del fiume, che passa per la zona centrale della città, è stato convertito in spazio ludico-culturale, appunto il Jardín del Turia, che non ha paragone con nessun’altra città. Qui si possono trovare grandi spazi e giardini dove fare una bella passeggiata in bicicletta, zone sportive, sale per esposizioni, auditorium aperti, e la Ciudad de las Artes y las Cièncias.
In Placa D’Alfons el Magnanimo troverete l’Ufficio del turismo. Noi abbiamo cominciato da qui la nostra visita. Abbiamo preso piantine e suggerimenti per pianificare un itinerario e acquistato i biglietti d’ingresso che ci interessavano. Vendono anche gli ingressi alla Città delle Arti e delle Scienze allo stesso costo che in biglietteria ufficiale. Avendo un bimbo di due anni abbastanza vivace, abbiamo dovuto tralasciare la visita di musei che non avremmo sicuramente potuto goderci appieno. Abbiamo invece optato per una passeggiata alla scoperta della città intervallata da visite ai luoghi principali. Da non perdere sono le due bellissime piazze centrali, la Plaza de la Virgen con le sue fontane, il passeggio e i palazzi antichi color oro-rosa e la Plaza de la Reina con la cattedrale, il campanile, i giardini fioriti e i locali.
La Cattedrale è gotica, ma racchiude in se una tutta la storia architettonica della città, tra stili rinascimentale, gotico e barocco. A sinistra dell’ingesso principale c’è il Campanile Migualete. Torre visitabile tramite una scala a chiocciola che in cima diventa molto stretta. 207 gradini non adatti ai claustrofobici, ma che divertono molto i bimbi e regalano un panorama splendido sulla città. Diego si è divertito moltissimo!
All’ora di pranzo consiglio di farvi un giro in Plaza del Mercado, dove potete visitare l’originale e colorato mercato coperto della città (aperto dalle 7.30 alle 14.30 lun – sab). Una struttura molto particolare, in ferro e vetri colorati. Qui oltre a poter spizzicare qualche prelibatezza della saporita cucina locale, potete acquistare qualche ricordino gastromico da portare a casa. Non può mancare un ottimo spuntino a base di panino con Jamon Serrano e una fresca granita alla mandorla.
Noi abbiamo visitato anche la Iglesia de Saint Nicolas, difficile da trovare e appena finita di restaurare, ma un piccolo gioiello che viene anche chiamato la Cappella Sistina di Valencia. Si entra da un piccolo ingresso da calle Caballeros che noi siamo riusciti a trovare dopo almeno un paio di avanti e indietro con l’aria dispersa e oramai disperata. Forse il paragone con la Cappella Sistina è un pò tirato, ma merita sicuramente la visita, aiutata da ottime audioguide che raccontano e descrivono i fantastici affreschi e i preziosi ornamenti che decorano tutta la chiesa. Rimarrete per un’oretta buona con il naso all’insù rapiti da tanta ricchezza.
Nella passeggiata nei vicoletti del centro storico di Valencia non potrete non apprezzare i fantastici murales sparsi qua e la tra vecchie case e ristoranti appena aperti. Ti sbucano all’improvviso pieni di colore . Veri e propri esempi di street art moderna. Non potrete non apprezzare i numerosi locali di tendenza in linea con le più moderne tendenze europee, per non parlare dei curatissimi parchi della città, amatissimi da tutti, accontentando le esigenze di ogni età e cultura. Valencia ci ha lasciato un immagine di città viva, piena di buoni propositi e idee moderne. Una meta che difficilmente potrà deludervi!