Nel nostro viaggio a Valencia non poteva mancare la visita alla famosissima Ciudad de las Artes y las Ciencias. (qui trovate la prima parte del viaggio!!!)
Il complesso, composto da diverse strutture, si estende per circa 350.000 mq nel parco ricavato da quello che un tempo era il fiume Turia ed è stato progettato quasi completamente dall’architetto spagnolo Calatrava. Il nostro amore per l’architettura moderna e la fotografia non poteva non rimanere appagato da questo progetto. Ti lascia a bocca aperta! E’ come se avessero dato agli architetti che l’hanno progettato, Santiago Calatrava e Félix Candela, uno spazio immenso e un budget illimitato, e avessero detto loro ”Ora create una magia!”. Ecco, questa è la sensazione che abbiamo avuto entrambi passeggiando per questo parco lunare.
Io, Pino e Diego siamo entrati all’Hemisferic, al Museo delle Scienze e all’Oceanografic, ma ad oggi fanno parte del complesso anche il Palau des Artes , l’Umbracle e l’Agorà. Tralasciando il fatto che abbiamo visitato Valencia in un periodo caldissimo, che ci ha segato le gambe e fatto faticare il doppio del previsto, la giornata alla Ciutad de las Artes y las Ciencias rimarrà per sempre nei miei ricordi. Qui, l’ingegno umano e la bellezza armonica delle forme, trovano un equilibrio perfetto.
L’Oceanografic è un bellissimo acquario e parco, diviso in settori che corrispondono alle diverse aree geografiche. Noi pensavamo che fosse tutto al coperto, con aria condizionata ovunque, invece è all’interno di un parco dove si entra ed esce tra i diversi settori. Quindi è perfetto in una bella giornata, ma forse, con una giornata di pioggia, non è il massimo. Vasche enormi, pesci, mammiferi, rettili da ogni angolo del pianeta lasciano grandi e piccini con il naso appiccicato ai vetri. La varietà di specie animali è veramente impressionante e il museo è moderno e interattivo, qui è impossibile annoiarsi! Ci sono inoltre delle zone in cui c’è la possibilità di passare sotto tunnel di vetro molto spessi sotto le vasche di tonni e squali, praticamente è come trovarsi in immersione in acqua.
Durante la giornata sono previsti degli appuntamenti in cui si può assistere al pranzo di alcuni pesci o mammiferi e c’è lo spettacolo dei delfini nell’arena. Io ammetto che ero scettica. Mi hanno sempre fatto pena gli animali in gabbia, anche per questo non ho mai portato mio figlio Diego allo zoo o posti simili. Non ero quindi così entusiasta di vedere i delfini compiere gli esercizi proposti. Invece mi sono ricreduta! Certo, siamo tutti d’accordo sul fatto che fossero liberi in mare sarebbero sicuramente più felici, non c’è dubbio, ma devo ammettere che lo spettacolo organizzato dagli addestratori era nel segno del rispetto per gli animali, nella spiegazione al pubblico delle abitudini giornaliere dei delfini e nel trovare negli esercizi momenti di gioco tra cetaceo ed addestratore. La sensazione che ci ha lasciato è stata di grande amore e rispetto per l’animale. L’acquario, secondo me, sia che siate con i bambini sia che siate solo adulti, è una tappa irrinunciabile se si decide di visitare Valencia.
L’Hemisferic è un cinema 3D all’interno di una struttura sferica ultra moderna. Proiettano diversi filmati durante l’arco della giornata, potete scegliere quello che vi ispira di più nel programma giornaliero che trovate vicino alle casse. Non ci ha lasciato nulla di che, è un cinema 3D particolarmente coinvolgente e nulla di più. L’aspetto positivo è stata la possibilità di spezzare la giornata prendendoci un oretta di tempo per riposarci i piedi.
Il Museo delle Scienze, invece, è molto interessante, forse più adatto ad bambini in età scolare, in quanto è molto interattivo ed è possibile sperimentare le leggi della fisica e della scienza di persona. Ad esempio, si può entrare nel laboratorio dedicato al DNA oppure capire come avviene la trasformazione delle energie rinnovabili. Molto bella è anche la parte con i resti di dinosauri. A Diego è piaciuta moltissimo! C’è poi uno spettacolare Pendolo di Foucalut, di dimensioni pazzesche, che illustra i principi che regolano il movimento terrestre. Per i bimbi più piccoli è più adatto l’Espai dels Xiquets, sempre all’interno del Museo, uno spazio per bimbi dai 3 ai 6 anni, dove è possibile giocare a fare i muratori con gru, mattoni e carriole. Giocare con acqua e barchette o scovare rane colorate tra piante esotiche. Noi abbiamo visitato tutto lo spazio della Ciutad des Artes (Acquario e Museo) in una giornata, perché avevamo i giorni contati a Valencia, ma, se si ha tempo, consiglio di dividere le visite in due giorni. Si riesce a gustarsi meglio la giornata e prendersi le dovute pause, senza arrivare a sera distrutti.
La nostra famiglia è però così, sempre un po’ in ritardo e sempre un po’ di corsa. In vacanza quindi cerchiamo di non imporci degli orari e viviamo di sensazioni e d’improvvisazione. Succede spesso che usciamo la mattina non facciamo ritorno fino a sera! Ci piace goderci la spensieratezza di vivere come se non ci fossero ore e orologi, e goderci la giornata spinti solo dalla nostra curiosità!