Quest’anno, in occasione del compleanno di Pino, ci tenevo a regalargli un fine settimana fuori casa. Per respirare aria nuova dopo qualche mese abbastanza duro…e così pronti, via! Si parte per un week end in Trentino alla ricerca della natura e dei mercatini di Natale.
Avevo piacere di visitare insieme sia Trento che la zona di Riva del Garda. E poi volevo portarlo a vedere Rango, uno dei borghi più belli d’Italia, nonché sede di un particolarissimo mercatino di Natale.
Come punto d’appoggio ho scelto Dro, comodo perché da qui possiamo comodamente raggiungere tutte le mete che avevamo in programma, sia nella zona del lago che più su verso Trento. Un piccolo e tranquillo paesino dove abbiamo dormito presso gli “Appartamenti Antica Dro”. Una casa al centro del paese, frutto di una recente ristrutturazione ben eseguita, che ospita spaziosi appartamenti arredati con gusto e dotati di ogni attrezzatura che abbiate bisogno. Li consiglio proprio!
La casa ha anche a disposizione una saletta relax dove prendersi un caffè o un digestivo e una sauna a pagamento. Dei piccoli plus che abbiamo apprezzato decisamente.
Durante questo weekend abbiamo passeggiato per le vie del centro storico di Trento, particolarmente adorne di luci multicolori durante il periodo natalizio.
Il centro di Trento ospita uno sfizioso mercatino di Natale, dal 24 Novembre al 6 Gennaio, uno spazio per i bambini, piazze decorate con fantastiche luci e numerose altre attività che possono rendere la visita di questa bella città davvero da ricordare. Due sono le piazze che ospitano i mercatini, piazza Fiera e piazza Battisti, per un totale di 90 espositori. Potete scegliere di visitarle entrambe, perché sono facilmente raggiungibili a piedi in pochi minuti di passeggiata. Noi ne abbiamo vista solamente una, perché siamo arrivati un po’ tardi..come spesso ci capita.. e i mercatini chiudono alle 20:00. Quindi, affamati, ci siamo dedicati alla cena, lasciando perdere l’altra piazza…
Allora, noi abbiamo assaggiato:
- il bretzel caldo con la mortandela, (una sorta di salame della zona) (Top!!)…quello medio era enorme!
- lo strudel di mele..(irrinunciabile),
- il thè allo strudel caldo..(ci voleva visto il gelo),
- la polenta di Storo con salsiccia e salsa di formaggio (una favola)!
Il mercatino è molto carino, le casette sono in legno e addobbate con gusto. Sembra di essere dentro una favola di Natale!
Oltre alle diverse specialità enogastronomiche, si possono trovare le tradizionali pantofole di lana cotta tirolesi, colorati cappelli lana, addobbi natalizi in legno fatti a mano, cuscini con cirmolo, noccioli di ciliegie e semi d’uva, deliziosamente profumati e da riscaldare, cioccolatini, tisane di montagna e mille altre particolarità.
Un’idea molto furba che ho notato è stata quella di usare tazze in ceramica invece dei bicchieri di plastica usa e getta. Il mercatino è affollatissimo di ragazzi che si ritrovano con amici per un aperitivo o una merenda, quindi giustamente, per non riempire di spazzatura la piazza, si è preferito dare, dietro cauzione (mi sembra 2 o 3 euro) delle tazze decorate con i temi del mercatino, che si possono riempire nelle varie botteghe. Una volta finita la serata, si può scegliere di restituirla o di tenersela e di portarla a casa come ricordo.
Per raggiungere il centro storico, è necessario lasciare l’automobile fuori dal centro storico, trattandosi di zona a traffico limitato, in uno dei tanti parcheggi a pagamento ben segnalati appena si entra in città.
Sempre a Trento abbiamo visitato il Muse, il museo di scienze naturali. L’edifico che ospita il museo, inaugurato nel luglio 2013, è stato progettato da Renzo Piano simulando i versanti di una montagna. Il Muse, infatti, si estende in altezza per 6 piani di diversa ampiezza, che si diversificano per argomento, con uno spazio centrale libero che prende tutti i piani e da cui è bello affacciarsi dalle luminose balconate. Le tecniche costruttive perseguono la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico con un ampio e diversificato ricorso alle fonti rinnovabili e ai sistemi ad alta efficienza.
Si parte dall’alto con la zona dei ghiacci, il clima e gli organismi viventi, si prosegue con il labirinto della biodiversità alpina con le riproduzioni degli animali che popolano le nostre montagne, spazi per i bambini alla scoperta del bosco e delle tante tracce di vita e si passa alle risorse del sottosuolo e i rischi ambientali. Si continua poi nella zona che tratta della preistoria e delle origini dell’uomo, seguendo poi gli interessanti spunti sulle più importanti scoperte scientifiche. Al pian terreno si trova un entusiasmante ambiente in cui si sperimentano le più importanti leggi della fisica, in modo divertente e interattivo. Inoltre c’è il Maxi Ohh, un ambiente riservato per i più piccoli, dove vengono stimolati i sensi (dicono 0-5 anni…ma a nostro avviso per i bimbi di 5 anni dopo pochi minuti sarebbe già noioso…è più adatto ai bimbi piccoli). Al piano seminterrato trovate la serra tropicale (niente di che..) e infine lo spazio che tratta delle prime tracce di vita, con le riproduzioni di alcuni enormi scheletri di dinosauri.
Qualche consiglio…
- Potete prenotare la vostra visita sul sito del museo, per fare meno coda. Calcolate circa 3 ore di visita, per farvi un giro attento e non stancarvi troppo. Attenzione però che nel museo non è consentito mangiare, quindi calcolate bene i vostri tempi di resistenza 🙂.
- Non ci sono barriere architettoniche quindi si può girare tranquillamente con il passeggino.
- Lo spazio Maxi Ohh va prenotato all’ingresso subito dopo la biglietteria, dove si possono pure prendere a noleggio le audioguide e prenotare altre numerose attività.
- La prima domenica del mese l’ingresso è gratuito, ma come succede dappertutto, troverete molta più confusione.
Un mercatino di Natale a cui non volevo rinunciare è quello di Rango. Un piccolo borgo vicino a Comano Terme. Rango è una piccola borgata di case contadine e di pastori, perfettamente rimesse in uso rispettando i legami con la storia e la tradizione locale.
Attraversando gli stretti vicoli sembra ritornare in un tempo passato, fatto di vincoli con la terra e di antiche usanze locali, altrove perduti, ma che qui sembrano riprendere vita. Questo mercatino è molto particolare, perché non ospita gli espositori nelle classiche casette di legno, ma le botteghe si snodano nei cortili, nelle umide cantine, nei sottoscala delle abitazioni. Ci si perde in un dedalo di stradine, strette ma deliziosamente illuminate e decorate da cui non si vorrebbe mai uscire. Oltre 90 vòlt in pietra (vecchie cantine o ricoveri per bestiame) ospitano questo particolare mercatino, dove i profumi di frittelle si mescolano con profumi di formaggi di montagna e l’aroma di cannella si confonde con gli odori delle stalle. Anche qui sono tantissimi i prodotti dell’artigianato locale e i prodotti enogastronomici: formaggi e salumi locali, strudel, frittelle di mele e torta di noci.
Noi abbiamo acquistato dei formaggi meravigliosi da portare a casa, e abbiamo fatto merenda con caldi panini super golosi. Per finire in bellezza abbiamo assaggiato gli “Strauben”, una sorta di frittella dolce preparata da un gruppo di nonnine che ispirava solo cose buone. Noi li abbiamo gustati con un’ottima marmellata di frutti di bosco fatta in casa…una bomba!
Qualche consiglio…
- Questo mercatino non è aperto tutti i giorni, ma solo nei fine settimana e pochi altri giorni, quindi, se decidere di andarci, controllate sul sito internet, inoltre chiude alle 18.30. Non andateci troppo tardi!
- Non si arriva con l’automobile, ma bisogna lasciarla nei parcheggi più sotto lungo la strada e poi farsi un pezzo a piedi oppure usufruire della comoda navetta che per 1 euro vi porta sia all’andata che al ritorno. (Noi naturalmente abbiamo fatto così…ehehe)
- Altro consiglio, se a Trento il passeggino è perfetto, qui è meglio lasciarlo in auto e preferire il marsupio o uno zainetto porta bebè.
In una luminosa mattinata piena di sole abbiamo fatto una divertente passeggiata al Lago di Tenno, lago situato nel comune di Tenno, a pochi passi dal borgo medievale di Canale di Tenno, sui monti attorno a Riva del Garda. Il bacino si è formato in seguito alla frana che ha bloccato il corso del suo immissario circa 1000 anni fa. Si arriva salendo parecchio dopo Riva del Garda e lasciandosi alle spalle il bellissimo Castello di Canale, da cui di gode di un fantastico panorama sulla vallata. Attorno al lago è possibile fare una passeggiata adatta a tutti, che vi stupirà per la bellezza dei colori che incontrerete. Il lago è di un bellissimo color verde/turchese, dovuto alla vegetazione che è depositata sul fondale. Le cime attorno si specchiano nell’acqua, creando un gioco di immagini alla rovescia. I colori della natura vengono riprodotti fedelmente come in un dipinto impressionista pieno di sfumature. In questo inizio inverno pieno di sole e giornate terse è davvero uno spettacolo!
Un ultimo piccolo consiglio per dove andare a mangiare, oltre ai tantissimi posti molto conosciuti che trovate nelle località più note, segnaliamo una piccola trattoria, che abbiamo scoperto totalmente a caso, in una zona defilata. La trattoria si chiama “Trattoria Sant’Alessandro” ed è appena fuori Riva del Garda. Tutto ottimo, cibo fresco e gentilezza, piatti particolari e impiattamento perfetto. Prezzo contenuto per la qualità offerta. Bravi!
Questo breve week end in Trentino è stato solo un breve assaggio di ciò che questa regione può offrire. Abbiamo trovato una grandissima attenzione verso il turista, tutto ottimamente organizzato e curato. Le famiglie, inoltre, vengono accolte sempre con allegria e ospitalità. Non vediamo l’ora di tornare in questa regione piena di verde, natura, piatti deliziosi e sorrisi ospitali!